L’open source nelle nostre vite
[…] PIÙ LA SOCIETÀ digitale evolve, più l’open source, il modello di distribuzione libera e gratuita del software e del suo codice sorgente reso popolare dalla distribuzione Linux, guadagna fiducia e attenzione. Una delle ultime previsioni della società di analisi Gartner dedicata a questo mercato ha indicato che, nel 2016, il 99% delle principali aziende utilizzerà almeno un software open source (era il 75% 2010). E, il più delle volte inconsapevolmente, lo stesso stanno facendo oggi milioni di persone.
I vantaggi sono innegabili. Il software open source è già pronto, economico, modulare. Ma è anche di qualità. Secondo una ricerca pubblicata da alcuni giorni fa dalla società di analisi software Coverity, i software open source hanno anche meno difetti dei software con codice proprietario. La ricerca ha confrontato, con procedure automatiche, 45 software open source e 41 software a “codice chiuso” rilevando come, nel primo caso, la densità di difetti (ossia il numero di difetti riscontrati suddiviso per le dimensioni del codice con cui è programmato il software) sia pari, in media, a 0,45, mentre quella dei software proprietari sia pari a 0,64. Poco importa che, paragonando software dalle dimensioni equivalenti, la forbice diminuisca quasi a scomparire. Importante è che la ricerca definisca quanto tutti sapevano da tempo: il software open source è progettato con qualità. […]
[…] L’open source ci circonda. Usiamo software open source quando navighiamo su Facebook, su Twitter, su Google, su Wikipedia. Per dirne una, Facebook probabilmente non sarebbe nato se Mark Zuckerberg non avesse avuto a disposizione il linguaggio di programmazione PHP, basato su standard aperti e rilasciato con licenza libera così da poter essere utilizzato senza dover pagare diritti. Ancora oggi l’intera infrastruttura di Facebook si basa su software a codice aperto, software che chiunque può scaricare, installare ed utilizzare per i propri servizi.[…]
di FRANCESCO CACCAVELLA, da Repubblica.it – L’articolo completo lo trovate qui
Pubblicato il 26 marzo 2012, in Computer Science, Life con tag facebook, google, linux, open, repubblica.it, software open source, source, twitter, Ubuntu, wikipedia. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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